IQNA

Le chiese cristiane di tutto il mondo chiedono di formare l'atto unilaterale israeliano di annessione

20:15 - July 05, 2020
Notizie ID: 3485217
Iqna - In una dichiarazione congiunta del Consiglio mondiale delle Chiese, della Comunione mondiale delle Chiese riformate, dell’Ecumenical Alliance Act e della Lutheran World Federation, viene chiesto di interrompere il progetto di annessione dei territori palestinesi da parte di Israele

In una dichiarazione congiunta del Consiglio mondiale delle Chiese, della Comunione mondiale delle Chiese riformate, dell’Ecumenical Alliance Act e della Lutheran World Federation, alla comunità internazionale viene chiesto di interrompere il progetto di annessione dei territori palestinesi da parte di Israele.

Si qualifica anche il piano sionista come una violazione del diritto internazionale e rappresenta un grave ostacolo al raggiungimento della giustizia e della pace tra israeliani e palestinesi.
La dichiarazione rinnova l’appello alla comunità internazionale per fermare questo “atto unilaterale” che divide anche la società israeliana.
“La nuova minaccia di annessione consolida e aggrava l’occupazione esistente che ha indebolito a lungo i diritti e il futuro del popolo palestinese”, afferma la dichiarazione.
Pur riconoscendo che la crisi “ha radici storiche complesse”, la dichiarazione afferma che è anche il risultato di azioni unilaterali, uno squilibrio di poteri e l’uso della forza e della violenza invece del dialogo e dei negoziati.

Il testo sottolinea che la pace non può mai essere imposta unilateralmente o ottenuta con mezzi violenti.
Pertanto, sottolinea la dichiarazione, i leader cristiani ribadiscono il loro impegno per “una pace vera e duratura in Terra Santa”. A tal fine, esortano le Chiese e le organizzazioni ecclesiali di tutto il mondo a continuare a esprimere la loro “solidarietà e sostegno al riconoscimento e alla protezione dei diritti dei palestinesi nei territori occupati”, per sostenere i negoziati tra ( Israele) e Palestina “per una soluzione in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite” in quanto sostengono tutti coloro – cristiani, ebrei, musulmani e persone di altre religioni – che lavorano per la pace e la riconciliazione.

Infine, si richiede l’intervento della comunità internazionale per porre fine all’occupazione dei territori occupati da (Israele) nel 1967 e porre fine al blocco della Striscia di Gaza, nonché di opporsi ai piani di annessione e sollecitare il regime Israele deve rispettare “i suoi obblighi internazionali come potenza occupante”.

 

Traduzione: Luciano Lago

 

 

 

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