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Cosa è il Corano? - 11

Il Corano, testo eloquente rivelato in lingua araba

23:23 - July 08, 2023
Notizie ID: 3489236
Tehran-Iqna- Una delle caratteristiche con cui Dio descrive il Corano è che è stato rivelato in lingua arabo. Qual'è la virtù del fatto che il Corano sia in arabo?

Il Corano rivelato in lingua araba

 

Il fatto che il Corano sia stato rivelato in lingua araba è menzionato in diversi versetti del Libro Sacro. Questi includono i versetti 113 della Surah Taha, 28 della Surah Az-Zumar, 37 della Surah Ar-Raad e 12 della Surah Al-Ahqaf.

C'è anche il versetto 2 della Surah Yusuf: "L'abbiamo rivelato in arabo in modo che voi lo capiate".

Studiosi ed esegeti del Corano hanno indicato vari motivi per l'enfasi che il Libro Sacro pone sulla lingua araba.

Uno dei motivi è la chiarezza insita nella lingua araba. Ragheb Esfahani nel suo libro sulla filologia araba considera l'arabo una lingua chiara ed eloquente, e afferma che il Corano in arabo aiuta a dimostrare con chiarezza la verità e la falsità.

La lingua araba parlata in Hijaz (la zona della penisola arabica dove fu rivelato il Corano) ha molti pronomi che differiscono in termini di numero e genere. Dà anche la possibilità di trasmettere i significati con il minor numero di parole e con la massima chiarezza.

L'eloquenza e l'articolazione sono tra le altre caratteristiche che distinguono la lingua araba da molte altre lingue.

Inoltre, è una consuetudine divina che ogni messaggero di Dio sia inviato al popolo per parlare loro nella loro lingua. Il Santo Profeta (Che Dio benedica lui e la sua famiglia) è stato designato come profeta tra gli arabi, quindi il libro che porta deve essere in arabo. Dio dice nel versetto 44 della Surah Al-Fussialt:

Se avessi rivelato il Corano in un'altra lingua, [i miscredenti tra la tua gente] avrebbero detto: "Perché non è stato spiegato chiaramente nei dettagli? Una rivelazione non araba per un profeta arabo?" Di' loro: "Questo Libro è guida e benedizione per i credenti, ma coloro che non credono le loro orecchie sono sorde e non comprendono. [Si comportano] come se fossero chiamati da un luogo lontano".

Uno studio storico della lingua araba prima e dopo la rivelazione del Corano mostra che gli arabi vissuti prima dell'avvento dell'Islam erano molto abili nella retorica. La poesia araba ad esempio era molto fiorente a quel tempo ed aveva raggiunto punti elevati per quanto riguarda l'utilizzo di principi retorici anche in confronto a popoli che vivevano in floridi imperi ben più ricchi e sviluppati della penisola arabica. L'idioma arabo, a dispetto dell'oggettiva arretratezza materiale della penisola arabica di quel tempo, era invece una lingua molto ricca, svilippata e completa.

Il Corano si inserisce in un contesto di questo tipo, raggiungendo punte di eloquenza mai raggiunte prima. Il Corano ha dunque invitato i miscredenti e i loro poeti ed esperti di retorica a portare una sola frase che sia pari ai passi del Corano per quanto riguarda il livello di eloquenza. I miscredenti non sono però stati in grado di egualiare il testo portato dal Profeta Mohammad.

Questa è stata una prova dell'eloquenza del Corano e una buona ragione per dimostrare ai miscredenti, che come detto se ne intendevano di retorica ed eloquenza linguistica, che si tratta di un libro divino. Il Corano è stato infatti rivelato al Profeta Mohammad, che fino a quel momento era noto per non saper leggere e scrivere, dunque non avrebbe potuto ideare da sè un testo di simile eloquenza.

 

 

 

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